Sicuramente la crudezza, la freddezza e la determinazione del padre nel ritrovare la figlia sono non solo scritte, ma anche recitate molto bene, tuttavia, purtroppo credo sia l’unica cosa che ho apprezzato del film. Ho letto molti commenti che definivano questo film realistico, quando, soprattutto per il finale, credo non vi sia aggettivo più lontano. Partendo proprio da esso, alla stazione statunitense dopo essere ritornati dalla Francia, la figlia saluta la madre e il patrigno come se fosse appena tornata dal campeggio, con leggerezza e allegria, non come se fosse appena stata rapita, picchiata, drogata, quasi violata, venduta in un’asta, minacciata con un coltello alla gola e tornata senza la sua amica, morta di overdose, passando probabilmente i 3-4 giorni più traumatici della sua vita. Inoltre, visto che non ci sono scritte o particolari tipo invecchiamento dei personaggi o foto ricordo con delle date, si presuppone che il padre l’abbia portata dalla cantante poco dopo l’accaduto, giusto il tempo di far guarire il braccio. Sempre a proposito del protagonista, dopo aver ucciso un politico, sparato alla moglie di un vice-ministro, aver ucciso decine di uomini, aggredito in aeroporto, rubato delle auto, aver intralciato un traffico umano e uno di prostituzione, aver rubato della “merce” ovvero sua figlia ma anche la ragazza che aveva la sua giacca e, come non menzionarlo, aver ucciso uno sceicco, davvero va a farsi la gitarella con la figlia dalla cantante? Mi sarei aspettata COME MINIMO che finisse in prigione o che i gruppi mafiosi avrebbero cercato vendetta, o una scena post credit per un sequel in cui ti fanno snasare che sono sulle sue tracce. Citando altre contraddizioni, sempre il protagonista ha passato giorni senza dormire e senza mangiare, ma pur rimanendo ben due spanne sopra ogni altro agente e criminale sia da armato che da disarmato, riuscendo addirittura a liberarsi quando ammanettato e ad uccidere tre uomini con pistola da disarmato, a me sembra un po’ più superman, no? Potrei andare avanti criticando anche la superficialità del rapporto del padre che si fa “bistrattare” dalla figlia e dalla moglie e in generale la piattezza psicologica dei personaggi, ma non credo ve ne sia bisogno. Credo sia un vero peccato, perché ritengo molto validi tutti i passaggi che il padre abbia dovuto fare per trovare la figlia, che fossero coinvolti dei personaggi pubblici e anche la prima parte in cui si vede il rapporto ambiguo con la sua famiglia, che se approfondita con magari qualche flashback o dialogo in più sarebbe stata molto interessante. Inoltre, ci tengo a sottolineare anche come se non l’avessi letto nella trama, non sarei neanche riuscita a capire che lui aveva un passato da spia o agente federale, perché dal film, sembra uno che ha un “passato” che ha prestato servizio in qualcosa ma boh non si sa che cosa.
Peccato, il potenziale lo aveva tutto.